2021 GARESSIO - Master Beta

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9 Settembre 2021


A Garessio il 19 Settembre ritorna il Masters Beta 2021
Informazioni, alberghi e curiosità


Dopo una lunga pausa estiva il Trial Master Beta 2021 ritornerà a Garessio.

Una location inedita quella cuneese che grazie al lavoro del Motoclub Trial Alta Val Tanaro vedrà i piloti in sella alle moto made in Rignano, sfidarsi su zone che in passato sono state teatro di prove valide per il campionato italiano.

Una tappa importante quella di Garessio che potrebbe regalare qualche titolo in anticipo o permettere a chi ha incontrato la classica giornata no, di recuperare terreno nella graduatoria generale.

Gara che vedrà come cuore pulsante il campo indoor trial del Motoclub Trial Alta Val Tanaro e l’adiacente area sportiva, dove saranno ubicati il paddock e si svolgeranno le operazioni preliminari, nel pieno rispetto delle norme ANTI COVID.

L’area trial aperta fin dalla giornata di sabato, permetterà ai partecipanti di allenarsi ed all’interno di questa sarà disegnata l’ultima zona, sezione che sarà affrontata esclusivamente dalle categorie over 16.

Le restanti sette prove saranno ubicate nella zona boschiva di Regione Ardenna (via Sparvaira), e verranno affrontate anche dalle categorie MINITRIAL A – B e C.

Sempre Regione Ardenna ospiterà le 4 zone (da ripetersi 4 volte) disegnate per le restanti classi della MINITRIAL, quelle dedicate ai più giovani.

Il programma di gara rispecchia quelle delle prove precedenti ed è riassunto nello specchietto sottostante:
                                                                
OPERAZIONI  PRELIMINARI:  Dalle ore 8,30 alle ore 11,30

INIZIO PARTENZE PILOTI ADULTI :            ore   9,30

TRASFERIMENTO PILOTI MINITRIAL :      ore  10,00  
(CIRCUITO CHIUSO al traffico)

INIZIO PARTENZE PILOTI MINITRIAL  :     ore  10,30

TERMINE ULTIMO PER LE PARTENZE :     ore  12,00

TERMINE ULTIMO PER GLI ARRIVI  :         ore  16,00

PREMIAZIONE  :                                           ore   16,30


Le iscrizioni alla gara dovranno essere inviate attraverso il PORTALE SIGMA FEDERMOTO (chiusura iscrizioni il 17 Settembre), qui sotto trovate tutte le info ed i link per iscrivervi.

Appuntamento a Garessio il 19 Settembre, quarta tappa della 31° esima edizione del Trial Master Beta.

Iscriviti on line alla gara del MASTERS BETA

 
 

Come raggiungere Garessio


Autostrada A6 (Torino - Savona) casello di Ceva

Seguire le indicazioni per la Garessio, Ormea



Calcola il tuo percorso


Info ed iscrizioni :

Moto Club Trial Alta Val Tanaro

ISCRIZIONI ON LINE


Previsioni Meteo Garessio


Ricettività Garessio

Hotel Ponte Rosa

Via Fasiani 1
12075 Garessio CN
+39 0174 81007



Altre strutture: CLICCA QUI




Info line 348 76 26 771


 
 

Cenni Storici e altre informazioni


Già gli uomini della pietra vivevano nelle numerose grotte (importanti per i reperti quelle del Gray e di Valdinferno) dei nostri monti ricchi allora di selvaggina, compresi gli orsi, tra le acque gelide e pescose del Tanaro (da una radice tirrenica in "ar" = acqua del verbo greco "ruo" = scorrere).
La zona fu popolata da guerrieri indomabili e da selvaggi pastori ("ager compascuus" di Prato Rotondo), i Liguri Montani ed i Vagienni che diedero filo da torcere ai Romani della tribù Publilia collegata al Municipium di Albenga. Di questa fase romana ci restano molte testimonianze: le lapidi di Trappa, di Mindino, una tomba con vasi fittili, la testata del ponte romano di Piangranone, ecc.
Dal secolo IX arrivarono le orde saracene che da Frassineto (attuale Saint Tropez, Provenza) si spinsero a funestare tutta la Val Tanaro ed il Piemonte meridionale, lasciando tracce in alcune torri cilindriche di avvistamento (Barchi). Verso la fine del secolo X la nostra popolazione si ribella ai Saraceni (Eca Nasagò = luogo di battaglia cruenta) e viene quindi costituita la Marca Aleramica, secondo la nuova divisione dell'Italia fatta da Berengario II verso il 950.
La religione cristiana, già diffusa in Garessio prima dei Saraceni, come testimoniano i resti dell'antichissima Pieve di San Costanzo, edificata su un sacello romano, ebbe una nuova fioritura dopo il Mille grazie alla nascita di chiese e monasteri (la famosa Certosa di Casotto col Beato Guglielmo di Borgoratto), mentre nella vita politica il nome di Garessio (Garexium, da "garricus" = terreno incolto con il suffisso "esce" = luogo di passaggio) è forse attestato per la prima volta in un atto pubblico del 1064.
Dopo alterne vicende, Garessio passa sotto il marchesato di Ceva ed è proprio il Marchese Giorgio II il Nano che concede nel 1276 agli "uomini di Garessio", in cambio di favori militari resi, gli Statuti raccolti poi nel famoso "Libro della catena", attualmente conservato presso la Biblioteca Comunale.
Del periodo medievale restano i ruderi del vecchio castello, distrutto dai Savoia verso il 1635, che domina dall'alto il Borgo Maggiore, ancora circondato da mura, porte, torri di difesa e di vedetta con ponti ed archi che resistono e che si possono ammirare ancora nel ricordo di antiche leggende (ad esempio la Dama del Ponte Rosa).
Purtroppo Garessio dovette subire, nel corso dei secoli, numerose tristi vicende, pestilenze, saccheggi, distruzioni ad opera dei Genovesi, Francesi, Spagnoli sino al passaggio delle truppe napoleoniche verso il 1794, portanti sì la libertà, ma anche morte e rovina.
Nel 1814 Garessio ritornò sotto i Savoia e ne divise le sorti, prima con il regno Sardo-Piemontese e poi, attraverso le guerre del Risorgimento, con il Regno Unito d'Italia.
Col Regio Decreto dell'11 giugno 1870, Vittorio Emanuele II concesse il titolo di "Città" a Garessio ed il diritto di fregiarsi dell'antico stemma (due strisce nere e due d'oro orizzontali parallele tra loro, sormontate dalla corona marchionale).
Numerosi furono i Garessini che versarono il loro sangue per la Patria, sia nel Risorgimento e sia nella I Guerra Mondiale e più ancora durante la II Guerra Mondiale che vide nascere a Garessio, lo stesso 8 settembre 1943, le prime attive forze della Resistenza e gli eroismi successivi della Valle Casotto.
Oltre ai numerosi Partigiani decorati con medaglie d'oro e d'argento, la Città di Garessio venne insignita della medaglia di bronzo al valor militare per la Lotta di Liberazione.
Presso il Museo geo-speleologico sono stati raccolti numerosi reperti della storia locale, come pure nella Biblioteca e Pinacoteca Civica e nell'Archivio Storico ricco di rari e preziosi documenti.
Nel ricordo di antiche tradizioni d'autentico folclore religioso, da segnalare la Sacra Rappresentazione della Passione e Morte di Cristo, il "Mortorio", che si ripete periodicamente ancora oggi con quella genuina vena poetica che ritroviamo nel noto commediografo nostrano del 1700, Camillo Federici e che più tardi farà dire in dialetto al poeta garessino Giuseppe Ramondo: "Garesce l'è u ciù bè paise du mundu".
Oggi Garessio è un tranquillo luogo di soggiorno e di villeggiatura rinomato per la sua bella posizione geografica tra il mare e le verdi montagne, per le sue condizioni climatiche ideali, ma soprattutto per la famosa e leggerissima acqua San Bernardo.

Le Tradizioni

Come tutti i paesi di montagna, Garessio mantiene un grande rispetto per le sue tradizioni; e anche se il Mortorio, di nascita millenaria e di suggestione enorme, rimane la più significativa, ognuno di noi resta legato alle celebrazioni dei Santi Patroni, ai priorati, alle processioni.
Tradizioni che si perpetuano anche nelle feste laiche, dall'antico carnevale dei Magnin alla moderna Carrera, nelle castagnate autunnali, e nel magico accostamento della polenta saracena con il sugo di porri, che, oltre a rappresentare il nostro piatto tipico, costituisce il maggior momento aggregativo delle sagre estive.


SITO DEL COMUNE DI GARESSIO

 
 


 
 
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